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book Vallone di Carne : anello basso Pigna

 

Anello Rio Carne


Il vallone del rio Carne si diparte poco a valle di Pigna , sulle destra (orografica) della Val Nervia. Profondo circa 5 km, termina sulla cresta spartiacque con la Val Roja (Passo Muratone). Molto incassato nella parte mediana, si allarga in alto a monte della confluenza dei due valloni laterali (Corvo a sinistra e Genseo a destra, sempre orografica). E' attraversato inizialmente dal rio Muratone che , dopo la confluenza dei due affluenti rio Genseo e rio Corvo,assume il nome di rio Carne che dopo aver attraversato l'incassata parte mediana , riceve il rio Campali (che scende dalle pendici dal monte Toraggio) ed infine si getta nel Nervia.
Risalito da un' importante ed antica via di collegamento tra la val Nervia e la val Roja ,permette di raggiungere la Francia superando il Passo Muratone, a 1157 m slm. Il collegamento tra Pigna e Saorge , consente di raggiungere la media val Roja , evitando le strette gole della bassa valle. Il vallone ,ricchissimo di sorgenti,è sorto agli onori della cronaca per la forte opposizione degli abitanti del comune di Pigna al progetto di una mini-centrale idroelettrica che doveve essere realizzata nella zona dei Laghetti di Carne,pregevole oasi naturalistica a poche centinaia di metri dalla confluenza col Nervia e dal paese, azione che ha bloccato la realizzazione dell'impianto, evitando la distruzione diuna pregevole località naturalistica e di un antico ponte.
Il vallone va anche ricordato per essere attraversato da un'importante faglia geologica, lungo la quale si è localizzato il devastante terremoto che nel 1887 ha colpito il ponente ligure , sull'asse Pigna - Diano Marina ( si ricordano la distruzione della Chiesa di Bajardo ,quella del paese di Bussana ed i notevoli danni a Diano). Sede di un'intensa attività agricola praticamente scomparsa,grazie all'acqua abbondante ed alla laboriosa attività della numerosa popolazione locale, oggi ritroviamo questo passato nelle decine di chilometri di muretti a secco (per la maggior parte oramai ricoperti dal bosco) e nei numerosi sentieri/mulattiere , spesso ancora percorribili, che , collegando le antiche fasce,ricordano le attività  agricole e boschive abbandonate nell'ultimo secolo. E' percorrendo questi cammini che l'escursionista potrà apprezzare le bellezze naturalistiche della valle, luogo di verdi boschi,antichi coltivi, per lo più abbandonati, di falesie e di fenomeni carsici.
Descriviamo qui l' anello che corre attorno al corso dei rio Carne , per lo più sui bordi delle alte falesie che il torrente ha scavato nei millenni nel suo medio corso. Per la "rete" di sentieri/mulattiere/carrarecce che si snoda a quote superiori rispetto all' anello base (comprese tra 280 e 470 m slm) si può consultare la mappa della zona comunale corrispondente .Nella mappa sono compresi i sentieri del vallone,compresi nella zona tra il sentiero Pigna-Passo Muratone (collegamento con l'Alta Via dei Monti Liguri) e l'antica via che partendo dai laghetti di Carne sale al rifugio di Gouta. Con un click sul sentiero sono visualizzate alcune informazioni di base relative al sentiero stesso(profilo altimetrico e breve descrizione)

L'anello sul rio Carne si sviluppa a partire dall'antico ponte che attraversa il torrente immediatamente a valle dei laghetti. Lo si raggiunge con un strada asfaltata piuttosto stretta che si diparte dalla provinciale all'ingresso del peaese ( appena superato il ponte sul rio Carne, a sinistra salendo,direzione carabinieri/scuole). Alle prima curva a destra (indicazione Cimitero,Chiesa San Bernardo), si prosegue diritto . Al successivo tornante si stacca il sentiero, che attraversa, dopo qualche metro, il ponte (la stretta strada prosegue in salita e raggiunge poi il cimitero, ma le possibilità di parcheggio sono praticamente nulle). Attraversato il ponte, si svolta a destra ( a sinistra la partenza del sentiero che sale alla sella di Gouta, 3 h 30') ,si segue per qualche metro il viottolo che porta ai laghetti, che si lascia quasi subito per imboccare , a sinistra, un sentiero che sale piuttosto ripido. Si raggiunge e supera un paio di costruzioni, quindi, ci si addentra, sempre guadagnando quota , nel vallone. La vegetazione diventa via via più ricca , ci addentra nel bosco. Raggiunti i 400 m di quota,il percorso spiana ; il rio Carne scorre in basso, non visibile; di quando in quando si scorgono, sull'altro versante , i salti di roccia , a picco sul torrente, sui quali corre il sentieroche percorreremo al ritorno. Si attraversa "località Parisi" e la vegetazione cambia : le roverelle ed i carpini cedono piano piano il campo ai pini.Si raggiunge il piccolo rio Anselmo, la cui poca acqua spiega i muri che delimitano alcune ampie terrazze (fasce) a coltivo ed i ruderi dei casoni, che si intravedono sopra strada.Il tutto è coperto oramai dal bosco. Circa 300 m dopo si raggiunge il rio Gianseo, che scorre leggermente incassato. Qui esisteva un ponticello di legno, al momento (6/2023) crollato. Se non si vuole discendere la scarpata,con l'ausilio della corda predisposta, si può cercare nei pressi un guado più agevole. Oppure , immediatamente dopo l'attraversamento del rio Anselmo, si può seguire una labile traccia che scende sulla destra e che ,dopo aver aggirato un grosso ceppo caduto, raggiunge il rio Gianseo più a valle ,nei pressi della confluenza col rio Carne, lo supera (bei laghetti) e risalendo per un brevissimo tratto il rio Carne, sbuca a lato di un ponticello. Sopra passa il sentiero che proviene dal ponte interrotto , che si trova a meno di 100m di distanza. Oltrepassato il ponte (sulla destra), il sentiero volge a valle, seguendo la sponda opposta del vallone. Superato a sinistra un sentiero che proviene dal vallone del rio Corvo ,si inizia lentemente a scendere, oltrepassando alcuni edifici abbandonati (ed un momumento all'arte povera). Raggiunta (e superata) l'intersezione col sentiero che proviene da colla Mirabello, il sentiero oramai mulattiera) entra nel profondo vallone del rio Campali, lo attravera e lo risale il versante opposto (ruderi della Chiesa di S.Antonio).Qui confluisce nella via che scende dalla Madonna di Passoscio e da passo Muratone. In meno di 1 km si raggiunge su ripida carrareccia cementata,nei pressi della "Grotta di Lourdes", la strada del cimitero. Svoltando a destra , si torna alla curva al ponte di Carne.




Altimetria anello basso rio Carne

SS1
Il ponte di Carne
SS2
Lungo il sentiero : la lotta per un poco di terra
SS3
Marellae
SS4
Ponte sul rio Carne , sotto Marellae
SS5
Laghetti sul rio Carne ,a monte della confluenza col rio Gianseo
SS6
Dopo la "casa del francese" : arte povera , lungo il sentiero
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Tra Val Nervia e Val Roya

doveComune di Pigna
montePendici M. Toraggio , Monte Giardino
parkPonte di Carne (limitatissimo)- coord. N.43°56'12.12" E.7°39'15.34". All'inizio della strada,presso la provinciale
luoghiPigna , vallone di Carne
motivinaturalistici, paesaggistici, etnografici
quandotutto l'anno, tranne condizioni invernali molto sfavorevoli
lunghezza4,8 km Anello basso
tempi2,0 ore, soste escluse
orientamentonon difficile
segnaletica praticamente nessuna
quotamin.m.280 / max.m.470
dislivello200 m
tipologia sentiero, mulattiera,carrabile, strada asfaltata
difficoltà escursionistico (Cai=E)
esposizionenessuna
pericolinessuno, unico ostacolo superare rio Genseo (ponte crollato)
ricoveriqualche casone lungo il percorso
download itinerario 3D (doppio click per aprire Google/Earth
downloadtraccia Gps dell'anello (compressa)
cartografiaCarta_Tecnica_Regionale_sc._1.10000_-_2007-2013_-_II_Edizione
informazioniCAI Bordighera
Soldano; Pigna si raggiunge facilmente (SS Aurelia, tra il ponte sul Nervia ed il sovrapasso sulla ferrovia, bivio). A circa 19 km il paese. La partenza del percorso si trova lungo la strada che sale al cimitero ,bivio a destra, all'inizio del paese.