Da Rocchetta Nervina a Gouta (rifugio)
Il percorso, abbastanza impegnativo e lungo, è riportato anche nei sentieri del Comune di Rocchetta ( per la precisione va detto che gran parte del percorso si trova nel territorio del comune di Pigna e vengono anche toccate alcune enclavi dei comuni di Isolabona e di Apricale).
Per raggiungere il rifugio di Gouta da Rocchetta Nervina,percorriamo il vallone del torrente Barbaira, che ha origine alla confluenza del rio della Serra con rio dei Grugni.Da qui , appena entrati nel vallone dei Grugni (che scende da Margheria dei Boschi) risaliamo nel bosco le pendici ovest del Monte Gouta sino ad incrociare la pista sterrata che ne contorna la cima. Da qui al rifugio.
Diverse sono le ragioni di interesse della zona attraversata :
- un percorso attrezzato per il torrentismo a partire dal ponte del Cin (il tuffo dal ponte è d'obbligo per gli appassionati) lungo 1.3 km e con un dislivello di 140 m scende a Rocchetta (sono presenti 8 calate, la più alta di 12 m). La discesa si snoda nella natura rigogliosa e selvaggia (la macchia sta prendendo il sopravvento anche in questo tratto del vallone sugli olivi e sui coltivi) con acque limpide e laghetti dalle 1000 sfumature di verde smaraldo. Il percorso , chiuso per una frana che , scesa dal Monte Terca - 2016 , ha raggiunto il torrente invadendo il sentiero, è al momento accessibile.
- la zona è completamente priva di antropizzazione. : pressoché abbandonate nella parte a valle prossima al paese e completamente assenti a monte le attività agricole e silvicole. Risulta quindi in forte espansione il bosco a caducifoglie e conifere.Purtroppo l'abbandono di un territorio fragile ed il mancato controllo dei pendii e delle acque, hanno lasciato crescere movimenti franosi e smottamenti. Diversi casoni e piccoli gruppi di case , un tempo a servizio delle attività agricole e pastorali, oramai abbandonati e spesso cadenti,sono sparso nel vallone (case Cin ,case Rusce, case Sgorra, case Caussaniglia,case Sambuco, case Calderon).Quasi ovunque, tra gli alberi, appaiono ancora gli antichi muretti ed i terrazzamenti, memoria delle passate fatiche e dei coltivi , favoriti dalla disponibilità di acqua.
- caratterizzata da molte cavità (circa 60 grotte sono state individuate sino ad oggi) e diverse sorgenti e risorgive , il vallone del torrente Barbaira (e quella adiacente del rio d'Oggia) è una zona carsica tra le meno esplorate della Liguria. La situazione geologica non ha però permesso la formazione di grandi sistemi ( per maggiori dettagli, consultare il catasto grotte ).
Il percorso , di circa 12 km da Rocchetta sino al rifugio di Gouta , ricalca nei i primi chilometri l'anello dei due ponti ed il raccordo all'Alta Via dei Monti Liguri(sino al bivio di pontr Paù). Lasciata sulla sinistra la traccia che conduce al ponte (e poi prosegue sino alla fontana Povera) si continua lungo il sentiero che prende quota e raggiunge località Collarea.Qui sulla destra si stacca il sentiero che sale al Passo della Loggia (è da li che rientreremo a Rocchetta qualora volessimo percorrere l'intero anello di 22 km),Sempre proseguendo lungo la riva sinistra (orografica) si supera Camporotondo e si raggiunge località Sgorrea (una serie di casoni in rovina sono sparsi sul versante destro del torrente, resti di un ponte). In questo tratto si procede prima sul fondo del vallone , pianeggiante e boscoso, attraversando il torrente un paio di volte, poi risalendo leggermente si taglia il versante est del monte Cereghi, sino a raggiungere il vallone del rio Cerciai (affluente di sinistra del Barbaira) che si atttraversa. Si prosegue il leggera salita lungo il fianco dell'omonimo Monte , a qualche decina di metri sopra il livello del torrente , che qui scorre incassato. Lo si dovrà attraversare un'ultima volta (la discesa , ripida e scivolosa, e la successiva risalita sono il punto più impegnativo dell'intero percorso) per raggiungere il sentiero , oramai abbandonato, che collegava case Sambuco (più a valle, ormai in rovina)con la testa della valle. Si continua ,sempre seguendo la traccia verso monte (qua e la compaiono i segnavia bianchi e rossi) e dopo circa 1 km si raggiunge , ed attraversa , il rio della Serra (affluente di destra). Subito dopo , a sinistra, si nota un sentiero (anche questo inerbato), che sale verso Case Calderon, sulla sterrata militare che conduce a Margheria e quindi a Gouta (al momento interrotta ai mezzi motorizzatida un masso caduto). Proseguendo ancora per circa 800 m si giunge al vallone del rio Giacasso. Seguendo la traccia perdiamo quota e raggiungiamo il rio dei Grugni , poco sopra la cascata e la confluenza col rio Giacasso (da qui come detto ha ha origine il Barbaira). Nella zona umida del bosco , poco prima dell'ultimo guado (rio dei Grugni) seguendo una indicazione scendendo sulla destra lungo una traccia si raggiunge il rio. Continuando lungo il cosro d'acqua per qualche metro incontriamo un primo salto di qualche metro, proseguendo con attenzione si raggiunge il limite superiore del secondo salto, questo di circa trenta metri, La discesa a velle della cascata è difficile, esposta ed il terreno è umido e scivoloso. Terminata la visita si riprende il sentiero, Superato il rio dei Grugni si continua in salita risalendo le pendici del monte Gouta. A mano a mano che ci si addentra nel bosco di pini diventa sempre più difficile trovare la traccia del sentiero ed i segnavia , data la grande quantità di alberi caduti.Cercando la via migliore e sempre salendo, si raggiunge lo sterrato che contorna la cima, a circa 1200 m di quota. In qualche decina di minuti di comoda passeggiata si raggiunde il rifugio di Goute.
Nel caso si volesse rientrare a Rocchetta camminando, dal Rifugio od una volta raggiunta la sterrata, possiamo seguire la carrareccia che tagliando ad est Monte Gouta, Monte Alto e Monte Comune, raggiunge il Passo della Loggia. Da li si può taggiungere il sentiero che abbiamo risalito poco a monte di Ponte Paù ( rientrando a Rocchetta avremo percorso oltre 22 km in totale).
Per raggiungere la cascata più rapidamente evitando anche i numerosi guadi (rinunziando però alla vista delle acque smeraldo del torrente e della bellazza selvaggia del vallone ) è possibile , partendo da Margheria dei Boschi (qualche chilometro oltre Gouta, raggiungibile in auto), percorrere la carrareccia militare che in quota si dirige verso l'Abellio e cima Tramontina sopre Dolceacqua. Dopo circa mezz'ora si può scendere lungo un sentiero poco visibile che si stacca sottostrada e si congiunge al percorso sopra descritto prima del rio Giacasso. In meno di due ore si riesce a raggiungere la cascata, percorrendo un sentiero praticamente abbandonato e poco visibile (nastrato nel dicembre 2019). La carrareccia è percorribile solo a piedi o con mezzi a due ruote, essendo bloccata da un grande masso sceso un paio di anni fa.
Ottima alternativa è basare l'itinerario sul Rifugio di Gouta. Da qui si può scendere a Margheria dei Boschi e proseguire lungo la carrabile SP69 sino a trovare il sentiero che scende , appena descritto. Una volta raggiunta il fondo del vallone , si risale il versante del M.Gouta sino alla carrabile. A questo punto si rientra al rifugio (sul versante che si preferisce). In questo caso il percorso è di circa 10 km, mentre la sola salita da Rocchetta ( a parte il dislivello) risulta di oltre 12.
ATTENZIONE : un ordinanza del 2016 vietava di percorrere il sentiero nel tratto a monte del ponte del Cin verso ponte Paù, tratto investito da una grossa frana di terra e massi. Al momento il transito è consentito , attraverso la traccia consolidata che attraverso la frana. Prestare comunque attenzione alle condizioni climatiche.
Causa i numerosi guadi nella parte alta della valle , va considerata la portata di acqua del torrente.
Il sentiero richiede un buon allenamento ed esperienza e , nella parte alta, si sviluppa in zona poco frequentata
Rocchetta Nervina Gouta | |
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dove | Rocchetta Nervina (Apricale,Isolabona,Pigna) |
monte | Cima di Gouta |
park | Rocchetta Nervina, in paese sulla sinistra arrivando N.43°53'23.7444" E.7°35'58.2101" |
luoghi | Valle Barbaira, Rifugio di Gouta , Margheria dei Boschi |
motivi | naturalistici, paesaggistici, storici, speleologici |
quando | tutto l'anno, meteo permettendo (troppa acqua rende difficoltosi i guadi) |
lunghezza | 12 km (22 se si chiude l'anello rientrando a Rocchetta per passo della Loggia) |
tempi | 4.30 ore, soste escluse |
orientamento | i sentiero non risulta sempre segnalato e per qualche breve tratto la traccia si perde |
segnaletica | segnavia,dopo bivio ponte Paù piu radi |
quota | min.m.215 / max.m.1230 |
dislivello | 1000 m |
tipologia | sterrato,mulattiera, sentiero, tracce |
difficoltà | abbastanza impegnativo |
esposizione | nessuna (attenzione attorno alla cascata) |
pericoli | nessuno |
ricoveri | ripari naturali |
download | itinerario 3D (doppio click per aprire Google/Earth |
download | traccia Gps compressa dell'escursione |
cartografia | CTR_1.10000_dal_2007_-_II_Ed_3D_-_DB_Topografico_257120, _257070 ,_257080_ |
informazioni | CAI Bordighera |
Rocchetta Nervina | Rocchetta Nervina si raggiunge facilmente risalendo la Val Nervia. Superata Dolceacqua ,a sinistra bivio per Rocchetta. |