Un balcone sulle valli di Bordighera
Si parte dal paese di Seborga,sede dello storico ed omonimo Principato, incastonato sulle alture di Bordighera a 500 m slm. Si risale prendendo quota la valle del torrente Sasso fino alla cresta spartiacque tra i bacini di Bordighera e di Ospedaletti (passo del Bandito).Vi sono diverse vie, alcune sempre percorribili con facilità altre non sempre pulite od identificabili facilmente (varianti).
Punto di partenza di tutte le vie è il piazzale-parcheggio a monte del paese.Lasciata alle spalle la Chiesetta di San Bernardo, si raggiunge il piccolo cimitero e , tenendo la destra , si imbocca strada della Costa (palo segnaletico).Dopo pochi metri, sulla destra,seguendo l'indicazioni bianco/rosse e le targhette del sentiero Liguria, si imbocca la traccia che tagliando il vallone del Sasso e quello di rio degli Orti raggiunge sotto Monte Nero il passo del Ronco ( a questo ,punto abbandonando il sentiero Liguria, dirigendo a Nord lungo la cresta , di raggiunge il passo del Bandito).
Proseguendo invece lungo la salita che parte dal cimitero, superato l'ingresso di una villa , si raggiunge una carrareccia. Qui si ha una doppia posibilità.
Verso destra uno sterrato , la via suggerita,sale al passo del Bandito ( sulla sinistra prima del passo, si staccano altri sentieri che raggiungono la cresta più direttamente).
A sinistra , dopo qualche decina di metri in piano su asfalto, si stacca sulla destra un sentiero segnalato, che sale con alcuni tornanti tra arbusti e radi alberi. A tratti acciottolato e scalinato, il sentiero risale un ripido costone (Cresta Legnaia) per poi spostarsi sul versante sud del crinale, aggirare la Cima Ferrissoni e con percorso a questo punto pianeggiante, innestarsi al percorso precedente presso il passo del Bandito.
Dal passo (715 m) si continua seguendo la cresta , raggiungendo Monte Carparo.La poco pronunciata cima ( 905 m slm) offre un bellissimo panorama sul mare, da Sanremo alla Costa Azzurra. Nei pressi , oltre che un punto di lancio di deltaplani,si trova un curioso masso recante alcune incisioni; sarebbe una delle antiche pietre di confine del territorio di Seborga. Infatti lungo la cresta che da Monte Nero sale al Caggio si trovano diverse incisioni confinarie sia su grandi rocce che su massi minori eseguite da sconosciuti scalpellini del passato. Le incisioni sono formate da una croce greca , da un numero e dalle lettere “S” e “C”. Le lettere “C” e “S” potrebbero significare Castrum Sepulchri. Altri , notando che la lettera “S” è sempre posta sul versante che da sul villaggio di Seborga, mentre la lettera “C”, in genere è eseguita dal lato opposto, ipotizzano che la “C” indichi Coldirodi. Da notare su alcune una ulteriore incisione “1817”. Nell’anno 1817 fu ratificato il Congresso di Vienna (che abolì la millenaria Serenissima Repubblica di Genova ) e ciò è segno evidente della volontà degli abitanti di Seborga di riaffermare l'indipendenza del Principato.
Oltrepassato Monte Carparo, tralasciando alcune deviazioni si continua nella pineta lungo la cresta. Si passa sotto un elettrodotto,poi il sentiero si sposta sul versante orientale del contrafforte per aggirare da Est la cima del Monte Caggio( a meno che non si voglia continuare per la via di cresta ,percorso non segnato e consono solo per chi abbia dimostrata esperienza e forma adeguata...). Il percorso continua per lo più all'interno di boschi misti di pino, leccio e castagno. Raggiunta una zona di enormi massi franati seminascosti dal bosco, dopo una ripida discesa, si risale sul crinale e si giunge ad un trivio. Per raggiungere la cima del Caggio si svolta a sinistra (quasi 180 gradi) e si punta a sud. Dopo alcuni ripidi tornanti, si giunge ad un ripiano alberato dove è installato un ripetitore. Affacciata a sud una Madonnina veglia sulle valli verso Bordighera. Risalendo ancora qualche metro si raggiunge la croce di vetta del Monte Caggio (1090 m; 2.30 ore da Seborga).
Al trivio si prende il sentiero di discesa. Attenzione a svoltare a sinistra per raggiungere la Chiesa di San Bernardo sopra Negi e poi rientrare a Seborga ( a meno di non volere allargare il giro sino a San Pancrazio).
Le cavità che si incontrano sotto la vetta si dice fossero utilizzate duranre il neolitico, sulla cima restano alcune tracce di un probabile castellaro o luogo di culto.
Dalla cima (1090 m) Belle le vedute sulle valli di Bordighera, la Val Nervia, Ospedaletti e Sanremo e , con orizzonte pulito, a Nord/Est,sulle Alpi Marittime.
L'anello è di circa 15 km e può essere modificato tenendo conto dei sentieri (non tutti sempre puliti e ben segnalati) disponibili.
Salita alMonte Caggio | |
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dove | Comune di Seborga |
monte | Carparo, Caggio |
park | Seborga - coord. 43° 49' 38.8" N 7° 41' 46.4" E " |
luoghi | Carparo, Caggio,Seborga,San Bartolomeo,Negi,Peverei |
motivi | naturalistici, paesaggistici, storici |
quando | Tutto l'anno, escluso e giornate sfavorevoli. |
lunghezza | 14,75 km |
tempi | 5-6 ore, soste escluse |
orientamento | sentiero con segnavia, esclusi alcuni tratti |
segnaletica | bandierina bianco/rossa, rettangolo giallo da Caggio aSan Bartolomeo |
quota | min.m.500 / max.m.1100 |
dislivello | 600 m |
tipologia | mulattiera, sentiero, carrabile |
difficoltà | nessuna , richiede minimo allenamento (Cai=E) |
esposizione | nessuna |
pericoli | nessuno |
ricoveri | San Bartolomeo, Peverei |
download | itinerario 3D. Doppio click per scaricare kmz (o aprire direttamente con Firefox Google/Earth) |
download | traccia Gps (.zip) dell'escursione |
cartografia | CTR_1.10000_dal_2007_-_II_Ed_3D_-_DB_Topografico_258130 / 258090 |
informazioni | CAI Bordighera |
Seborga | Seborga si raggiunge facilmente da Bordighera: raggiunto lo svincolo dell'autostrada, alla rotonda si tiene la destra. Si attraversa la frazione di Sasso e da qui, dopo la Madonna della Neve, si raggiunge a Seborga in 12 km. Dal casello autostradale a sinistra alla rotonda (9 km) |